Milano, 16 marzo 2017 – L’Osservatorio DBJWatch annuncia la pubblicazione della sua seconda , incentrata sul tema del Food Waste, dal titolo: “Digital Technologies for Food-Waste Reduction” realizzata da Fabio Fraticelli, Postdoctoral Research Fellow presso l’Università Politecnica delle Marche e coordinatore scientifico dell’Osservatorio e Chiara Corbo, Ricercatrice presso l’Osservatorio Smart AgriFood (Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano).
Dopo un primo report focalizzato sul “Food & Tourism Innovation” il secondo studio di DBJWatch, basato su un’analisi delle tecnologie digitali attualmente attive in Italia per la riduzione degli sprechi alimentari, è stato condotto, in particolare, prendendo in considerazione le piattaforme web e le applicazioni per smartphone che, agevolando le connessioni tra utenti, permettono di recuperare alimenti in eccesso evitando che questi ultimi si trasformino in “spreco”.
Secondo i dati della FAO (Food and Agriculture Organization), ogni anno si buttano via, infatti, circa 1,3 miliardi di tonnellate di cibo in tutto il mondo, mentre in Italia, si gettano alimenti per un valore di 13 miliardi di euro l’anno. Anche l’impatto sulle emissioni di CO2 è notevole: quelle prodotte dagli sprechi alimentari, nel nostro Paese, ammontano a circa 4 milioni di tonnellate.
Nel mondo, le piattaforme web per la riduzione del food waste sono diffuse già da alcuni anni e in alcuni casi hanno contribuito massivamente alla loro diminuzione: è il caso di Foodsharing che ha permesso di salvare dal pattume quasi 5.000 tonnellate di cibo.
In Italia sono un fenomeno in espansione grazie anche ad applicazioni e piattaforme come Ratatouille, My Foody, Senza Spreco, Last Minute Sotto Casa, Breading, Bring the Food, I Food Share, S-cambia cibo, Next door help.
La ricerca delle soluzioni tecnologiche è stata realizzata tenendo conto dei seguenti parametri di selezione:
- fase della filiera: distribuzione e consumo;
- obiettivo: riduzione dello spreco alimentare attraverso soluzioni che abilitano le connessioni tra gli utenti.
“La riduzione degli sprechi alimentari è ormai una necessità improcrastinabile. Per questa ragione e con specifico riferimento a tutti gli attori della filiera del settore alimentare, è uno dei target del progetto governativo Industria 4.0.” afferma Massimiliano Gazzo, tax partner di De Berti Jacchia Franchini Forlani e fondatore dell’Osservatorio DBJWatch, che prosegue: “L’innovazione dei processi produttivi e dei modelli di business consentirà, infatti, di realizzare obiettivi di efficacia ed efficienza, a supporto della creazione di una supply chain integrata capace di sfruttare in tempo reale masse enormi di informazioni per monitorare il flusso della domanda, così da adeguare i livelli di produzione, ottimizzare le scorte di magazzino programmare e migliorare i servizi di logistica, sviluppare nuovi prodotti e ridurre quindi gli sprechi.”
Riguardo l’Osservatorio
“Monitorare l’innovazione integrandoci con il Sistema Italia per supportare lo sviluppo di quelle iniziative imprenditoriali di contenuto innovativo che si inseriscono in due delle aree di maggiore interesse del Paese: food e turismo”.
Questa la mission del progetto DBJWatch, promosso dallo studio legale De Berti Jacchia Franchini Forlani.
L’Osservatorio DBJ Watch si propone, infatti, di mappare l’innovazione promossa dalle aziende che operano nei settori del food e del turismo fornendo loro informazioni utili a meglio comprendere il proprio contesto di riferimento a e prendere decisioni in qualsiasi fase del ciclo di vita si trovi la loro impresa.
E’ guidato da un comitato scientifico di studiosi ed esperti del settore e contiene novità, normative, articoli, report, analisi, informazioni sulla community.
IN THE PRESS
Diritto24 – DBJWATCH PUBBLICA IL SECONDO REPORT: “DIGITAL TECHNOLOGIES FOR FOOD-WASTE REDUCTION”