LOTTA AL CORONAVIRUS. LE PROPOSTE DELLA COMMISSIONE PER I PROSSIMI AUTUNNI E INVERNI

marketude Coronavirus, Intellectual Property, Marco Stillo, Perspectives, Pharmaceuticals and Life Sciences, Publications, Roberto A. Jacchia

Sebbene la situazione generale sia nettamente migliorata rispetto al 2021, la recente ondata estiva di coronavirus ha dimostrato che la pandemia non è ancora terminata. Il fatto che tutti gli Stati Membri abbiano abolito la maggior parte delle restrizioni precedentemente in vigore, inoltre, facilita la rapida circolazione del virus nell’Unione, aprendo la porta all’emergere di nuove varianti che potrebbero vanificare i preziosi vantaggi ottenuti finora.

Di conseguenza, in data 2 settembre 2022 la Commissione ha presentato[1] le nuove proposte per evitare un aumento dei casi di coronavirus nelle prossime stagioni autunnali e invernali, esortando gli Stati Membri a mettere in atto le strategie e le strutture necessarie per rispondere a focolai futuri in modo rapido e costante, di modo da aumentare la somministrazione dei vaccini e garantire che tutti i cittadini siano adeguatamente protetti.

Per quanto riguarda la vaccinazione contro il coronavirus, la Commissione ha in primo luogo invitato gli Stati Membri a migliorare la copertura del ciclo di vaccinazione primario e della prima dose di richiamo tra le persone ammissibili, dando priorità alla somministrazione di una dose supplementare per specifici gruppi di popolazione, in particolare per le persone di età pari o superiore a 60 anni e per le altre persone ammissibili di qualsiasi età a rischio di malattia grave. In secondo luogo, in vista della disponibilità di vaccini contro il coronavirus nuovi e adattati, la Commissione ha incoraggiato gli Stati Membri ad elaborare strategie nazionali di vaccinazione che chiariscano quali vaccini dovrebbero essere somministrati a quali gruppi di popolazione, garantendo una capacità logistica sufficiente per somministrare i vaccini non appena saranno consegnati. La Commissione, infine, ha auspicato l’implementazione di strategie di comunicazione efficaci per promuovere l’assunzione di dosi di vaccino aggiuntive nonché il completamento del ciclo di vaccinazione primario da parte di coloro che non l’hanno ancora fatto, con informazioni chiare e precise sui benefici del ciclo primario e dei booster per i diversi gruppi di popolazione, compresi quelli che hanno già avuto la malattia.

La Commissione ha inoltre proposto iniziative a più ampio spettro.

In primo luogo, la Commissione ha ribadito l’importanza degli interventi non farmaceutici (come le mascherine o la limitazione delle dimensioni dei raduni), invitando gli Stati Membri ad introdurre nuovamente misure di sanità pubblica basate su soglie chiare e relative alle differenti situazioni epidemiologiche nazionali.

In secondo luogo, una volta che i bambini rientreranno a scuola dopo la pausa estiva, sarà fondamentale mantenere gli ambienti scolastici sicuri riducendo al minimo le assenze degli studenti e del personale ma cercando di prevenire il più possibile la diffusione del virus. In ogni caso, tutte le misure attuate nelle scuole dovrebbero essere adattate al contesto educativo e alla fascia di età nonché essere mantenute al minimo per assicurare la continuità dell’istruzione.

In terzo luogo, la Commissione ha invitato gli Stati Membri ad incrementare la preparazione dei sistemi sanitaririspetto ai focolai di malattie infettive, adottando tutte le misure necessarie al sostegno della buona salute mentale degli operatori sanitari e della popolazione in generale.

In quarto luogo, la Commissione ha evidenziato l’importanza di sperimentazioni cliniche che coinvolgono più Stati Membri, che verranno agevolate dalla recente entrata in vigore del Regolamento 536/2014 che, rimpiazzando la precedente Direttiva 2001/20/CE, armonizzerà i processi di presentazione, valutazione e supervisione delle sperimentazioni cliniche in tutta l’Unione[2].

La Commissione, infine, ha definito come fondamentali gli sforzi volti ad agevolare la libera circolazione nell’Unione sia per le persone che per le merci. Di conseguenza, le restrizioni ai viaggi dovrebbero essere introdotte o reintrodotte solo laddove assolutamente necessarie e proporzionate per la tutela della salute pubblica. Nel contesto dei viaggi da Stati terzi, inoltre, la Commissione intende proporre una revisione della Raccomandazione (UE) 2020/912 del Consiglio[3] al fine di tenere conto della nuova situazione epidemiologica, dell’aumento del tasso di vaccinazione in tutto il mondo e dell’evoluzione delle prescrizioni in materia di ingresso negli Stati Membri.

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[1] Com. Comm. COM(2022) 452 final del 02.09.2022, EU response to COVID-19: preparing for autumn and winter 2023.

[2] Per ulteriori informazioni si veda il nostro precedente contributo, disponibile al seguente LINK.

[3] Raccomandazione (UE) 2020/912 del Consiglio, del 30 giugno 2020, relativa alla restrizione temporanea dei viaggi non essenziali verso l’UE e all’eventuale revoca di tale restrizione, GUUE L 208I del 01.07.2020.