Milano, 5 febbraio 2016 – Sono stati assegnati i premi della prima edizione dei DBJ Awards, istituiti dallo Studio Legale De Berti Jacchia Franchini Forlani per premiare due start up a contenuto innovativo e un progetto d’impresa appartenenti ai settori food e turismo. Le due start up che hanno vinto sono GeniusChoice e EdoApp. Table Top ha avuto, invece, il riconoscimento come miglior progetto d’impresa. I DBJAwards si inseriscono all’interno del progetto DBJ Watch, l’osservatorio dedicato alle realtà che operano nei settori food e turismo lanciato dallo studio nei mesi scorsi.
- Geniuschoice ha ideato un software in grado di verificare la correttezza dell’etichetta multilingue e che da la possibilità di effettuare analisi di benchmarking e di mercato. Il software permette ai ristoratori di indicare correttamente gli ingredienti dei menù e ai produttori alimentari, oltre a scrivere e verificare le etichette, di creare prodotti che rispondano alle reali esigenze e desideri dei consumatori.
- EdoApp è un’app che permette a chiunque di capire quanto sono sani i prodotti alimentari acquistati nei supermercati. La base consiste in un algoritmo che traduce tutti i dati presenti in etichetta – ingredienti, valori nutrizionali, certificazioni – in informazioni di immediata comprensione per il consumatore.
- Table Top è una app che costituisce un cyber manuale intorno al cibo, la cucina e correlati, con particolare attenzione alla tavola, il suo allestimento e la sua personalizzazione in funzione del luogo, della persona e dell’occasione che si vuole celebrare o festeggiare.
Massimiliano Gazzo, partner di De Berti Jacchia Franchini Forlani: “Siamo molto soddisfatti dell’interesse suscitato da questa prima edizione dei DBJ Awards. Food e turismo sono due settori fondamentali per l’economia del nostro paese e in cui ci sono sicuramente concrete opportunità di sinergia e di crescita. In generale tutte le candidature ci hanno positivamente sorpreso per la il contenuto innovativo dei loro modelli di business”.
I vincitori dei DBJ Awards sono stati premiati con l’assegnazione di n. 3 service box; lo studio offrirà ai vincitori un pacchetto di ore di consulenza legale e fiscale nelle proprie aree di competenza oltre che servizi logistici.
Fabio Fraticelli, Postdoctoral Research Fellow presso l’Università Politecnica delle Marche e coordinatore scientifico dell’osservatorio DBJWatch, ha presentato i risultati della ricerca “Food & Turismo: Tempo di innovare”, realizzata insieme a Chiara Corbo, Ricercatrice Post-Doc presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore. Il report indaga lo stato dell’ecosistema italiano dell’innovazione in ambito “Food & Tourism”, introducendo un framework che riclassifica le start-up innovative iscritte alla sezione speciale del registro imprese in data 1° febbraio, per un totale di 5.078 start up.
“I risultati dell’analisi fotografano un ecosistema piuttosto dinamico (31 startup censite nella categoria “Food” e 21 nella categoria “Tourism”), con un’alta percentuale di servizi orientati alla vendita (33%) ed al digital publishing (25%) relativi alle eccellenze alimentari e ricettive del nostro paese”, dichiara Fabio Fraticelli. “Molto più ridotta, invece, la presenza di imprese orientate allo sviluppo di soluzioni dedicate agli operatori del settore e finalizzate ad ottimizzarne i processi produttivi (5% del totale)”.
“All’interno di questo quadro “strutturale” emergono due dinamiche molto interessanti, entrambe legate al più ampio filone della sharing economy. Da un lato, per la categoria “food”, si analizzano le start-up innovative dedicate ad offrire prodotti o servizi finalizzati a favorire il fenomeno del social-eating”, prosegue Fraticelli. “Dall’altro lato, per la categoria “tourism”, si esplorano le principali esperienze relative al peer-to-peer travel guiding, ovvero l’esplorazione di mete turistiche fatta da utenti locali in favore di turisti”.
Ultimo aspetto messo in risalto dal report è relativo alla bassa incidenza di start-up innovative focalizzate sulla valorizzazione del turismo enogastronomico, ovvero a quello che viene considerato il primo spazio di intersezione fra i due pilatri “Food” e “Tourism” su cui è stato costruito l’intero osservatorio DBJ-Watch. Nonostante il turismo enogastronomico abbia infatti generato, a livello nazionale, oltre il 5% dei flussi turistici, negli ultimi 5 anni nessuna start-up innovativa sembra realmente intenzionata a presidiare esplicitamente questo comparto. La ricerca completa è disponibile sul sito www.dbjwatch.it.
La giuria chiamata a selezionare i vincitori di DBJ Awards era composta da Fabio Fraticelli, Francisco Garcia, CEO di Chiarezza.it, Marco Porcaro, CEO di Cortilia, Tommaso Vincenzetti, Strategy Development Advisor di Copernico, Pietro Ferraris, founder di Map2App e Consigliere dell’Associazione Startup Turismo, e da Massimiliano Gazzo.
Il progetto DBJ Watch è supportato da una fitta rete di comunicazione tramite eventi e promozioni sui social network. Per ulteriori informazioni visitare il sito www.dbjwatch.it o la pagina facebook dedicata a DBJWatch.
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