FABBISOGNO FINANZIARIO E RICOSTRUZIONE A LUNGO TERMINE. LE PROPOSTE DELLA COMMISSIONE PER L’UCRAINA

marketude Diritto bancario e finanziario, Diritto Europeo e della Concorrenza, Marco Stillo, Prospettive, Pubblicazioni, Roberto A. Jacchia

In data 18 maggio 2022, la Commissione ha presentato una serie di proposte[1] per la risposta immediata dell’Unione al fabbisogno finanziario dell’Ucraina e per la ricostruzione a lungo termine.

La risposta a breve termine copre il periodo immediato in cui non è ancora possibile prevedere sforzi di ricostruzione su scala significativa, concentrandosi prevalentemente sul supporto operativo necessario al Governo ucraino e sulla fornitura di assistenza e aiuti umanitari. Il protrarsi del conflitto, infatti, si è tradotto in un crollo del gettito fiscale, dei proventi delle esportazioni e delle altre entrate, aggravato dall’appropriazione illegale su larga scala di beni e di prodotti destinati all’esportazione e dal drastico incremento delle spese essenziali. Di conseguenza, la Commissione intende proporre l’erogazione all’Ucraina nel 2022 di un programma di assistenza macro-finanziaria supplementare sotto forma di prestiti fino a 9 miliardi di euro, da integrare con i contributi di altri partnerinternazionali, con rate a lunga scadenza e interessi agevolati grazie alla garanzia del bilancio dell’Unione. Ciò rende necessario l’accordo degli Stati Membri in merito alla messa a disposizione di risorse e garanzie supplementari.

La ricostruzione dell’Ucraina dopo la guerra, inoltre, richiederà un grande sforzo finanziario globale a medio-lungo termine, che dovrebbe fondarsi su tre elementi.

In primo luogo, la ricostruzione dovrebbe essere collocata in un piano strategico di alto livello (c.d. “RebuildUkraine“), sotto il pieno controllo delle autorità ucraine ma con il sostegno dell’Unione e degli altri partner, che delinei le principali riforme e gli investimenti necessari per dare all’Ucraina un futuro prospero e sostenibile.

In secondo luogo, lo sforzo di ricostruzione dovrebbe essere guidato dalle autorità ucraine in stretto partenariato con l’Unione europea, le istituzioni finanziarie e le organizzazioni internazionali. A tale scopo, dovrebbe essere costituita una piattaforma di coordinamento internazionale (c.d. “Piattaforma per la ricostruzione dell’Ucraina”) sotto la guida congiunta della Commissione e del Governo ucraino che, raggruppando i partner e le organizzazioni sostenitrici, fungerà da organismo di governance generale del piano di ricostruzione, cui l’Unione fornirebbe un sostegno in termini di capacità amministrativa e assistenza tecnica.

La Commissione, infine, propone di designare il piano “RebuildUkraine” quale principale strumento giuridico per il sostegno erogato all’Ucraina integrandolo nel bilancio dell’Unione, di modo da garantire trasparenza, responsabilità ed una sana gestione finanziaria. Nello specifico, verrà dato particolare rilievo alle riforme nella direzione delle regole dello Stato di diritto e della lotta contro la corruzione, e gli investimenti verranno allineati alle strategie europee in materia di clima, ambiente e digitale, così da sostenere l’Ucraina in una futura rinascita più forte e più resiliente.

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[1] Com. Comm. COM(2022) 233 final del 18.05.2022, Ukaine relief and reconstruction.