Per Andrea Terragni, partner De Berti Jacchia «le aziende, se non rispettano queste direttive, possono incorrere in ulteriori sanzioni a livello sovranazionale e in restrizioni sul commercio dei prodotti interessati. Oltre al rischio di sanzioni economiche, le imprese devono affrontare il rischio reputazionale. In un'era in cui i consumatori sono sempre più attenti alle pratiche sostenibili, un'accusa di greenwashing può comportare un danno alla reputazione che si traduce in una perdita di clientelae di fiducia sul lungo periodo. La sfiducia derivante dalla percezione di pratiche scorrette può anche generare un contraccolpo mediatico e social, con conseguenti pressioni da parte di associazioni dei consumatori o Ong. Per mitigare questi rischi, è fondamentale che le imprese basinoi loro green claims su prove scientifiche solide e verificabili».
