Nel panorama delle recenti novità normative che interessano l’ambito food & beverage, risalta il nuovo Regolamento dell’Unione Europea relativo alle indicazioni geografiche dei vini, delle bevande spiritose e dei prodotti agricoli (Reg. (UE) 2024/1143 dell’11 aprile 2024), in vigore dallo scorso 13 maggio. Il legislatore europeo ha avvertito l’esigenza di rafforzare il sistema di protezione delle indicazioni geografiche (IG) nel settore agroalimentare, accorpando in una sorta di testo unico le disposizioni riguardanti vari regimi di qualità, come DOP e IGP.
Alla base di questo strumento vi è la consapevolezza che, da un lato, la qualità e la varietà della produzione agroalimentare e vitivinicola rappresentano un vantaggio competitivo per i produttori; dall’altro, i consumatori richiedono sempre di più prodotti di qualità, con caratteristiche specifiche e riconoscibili, legate all’origine e al metodo di produzione. In questo contesto, la ristorazione – collegamento diretto tra produttori e consumatori – gioca un ruolo chiave nel beneficiare delle positive ricadute del nuovo sistema.
Le indicazioni geografiche sono diritti di proprietà intellettuale sui generis, soggetti a registrazione, protetti contro utilizzi abusivi come l’imitazione o l’usurpazione, che possano indurre in errore i consumatori circa l’origine del prodotto.
Articolo di Giulia Beneduci pubblicato su Ristorazione Italiana Magazine