Il tema dell’eliminazione delle barriere architettoniche nell’ambito della ristorazione non è nuovo. Ma l’argomento non si limita alle barriere architettoniche in senso stretto (pur evidentemente importanti) ma, anche a quelle barriere che prevengono o rendono difficile l’esperienza culinaria in caso di disabilità diverse da quelle motorie – come, ad esempio in caso di disabilità sensoriali – tali da imporre ai ristoratori una sempre maggiore attenzione nell’organizzazione degli spazi e della propria attività ed anche nella formazione di personale preparato.
E la questione non riguarda solo i locali ma anche i delivery , sia quelli gestiti da piattaforme così come quelli organizzati direttamente dai ristoratori: in questo caso si parla di accessibilità dei siti web, progettati e realizzati tenendo conto di specifici dettami e criteri , al fine di ottenere un risultato finale migliore per tutti: per i clienti e pure per i ristoratori in grado, così, di raggiungere un maggior numero di potenziali clienti.
Articolo di Barbara Calza pubblicato su Ristorazione Italiana Magazine