In data 27 luglio 2023, la Commissione ha avviato un’indagine antitrust al fine di verificare se la Microsoft abbia violato le norme europee in materia di concorrenza collegando la sua piattaforma di comunicazione e collaborazione Teams alle sue note suite di produttività basate su cloud per clienti aziendali Office 365 e Microsoft 365.
L’importanza delle piattaforme per la comunicazione e la collaborazione basati su cloud è aumentata notevolmente grazie all’epidemia di coronavirus e al c.d. “smart working”, che hanno agevolato la diffusione di modelli di business che offrono ai clienti la possibilità di utilizzare più tipi di software di diversi fornitori senza la necessità di mantenere un centro dati interno.
Secondo la Commissione, la Microsoft potrebbe aver abusato della propria posizione nel mercato dei software di produttività limitando la concorrenza nello Spazio Economico Europeo (SEE) per quanto riguarda le piattaforme di comunicazione e collaborazione. Più particolarmente, la Microsoft potrebbe aver riservato un vantaggio distributivo a Teams non consentendo ai propri clienti di scegliere se includere o meno l’accesso a tale prodotto quando si abbonano alle loro suite di produttività e limitando l’interoperabilità tra queste ultime e quelle degli altri competitors.
Tali pratiche, pertanto, potrebbero impedire ai fornitori di altre piattaforme di comunicazione e collaborazione di competere nel SEE, danneggiando cosi i consumatori e configurando un abuso di posizione dominante vietato dall’articolo 102 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea (TFUE).