Si è molto parlato recentemente, di carne coltivata – anche chiamata carne sintetica – e, indirettamente di carne vegetale (o plant based), a seguito della recente approvazione, in via definitiva, da parte del Consiglio dei Ministri italiano, di un disegno di legge che nella sua attuale formulazione andrebbe a vietare la produzione di carne coltivata, in quanto tale produzione non garantirebbe la qualità, il benessere e la tutela della cultura e della tradizione enogastronomica e di produzione a marchio made in Italy.
Entrambe le tipologie sono considerate un’alternativa alla carne animale, con caratteristiche simili per quanto riguarda l’apporto proteico ed il cui consumo su larga scala potrebbe contribuire a ridurre in modo significativo l’inquinamento ambientale e la deforestazione, oltre che ad eliminare le sofferenze degli animali.
Articolo di Barbara Calza pubblicato su Ristorazione Italiana Magazine