RUSSIA, ECCO GLI STUDI LEGALI CHE NON HANNO LASCIATO MOSCA

marketude Armando Ambrosio, In the Press, Moscow, Russian Brief

Anche lo Studio De Berti Jacchia ha deciso, tramite la propria sede di Mosca, di rimanere al fianco delle imprese italiane ed europee operanti in Russia in questo momento di grave difficoltà. «Nostri clienti, infatti, sono quasi esclusivamente aziende italianeo europee impegnate sul mercato russo e dei Paesi CSI in operazioni commerciali, di investimento e di difesa della proprietà intellettuale», spiega Armando Ambrosio, Moscow resident partner- attualmente in Italia – dello studio De Berti Jacchi. «La nostra assistenza è improntata al pieno rispetto delle sanzioni irrogate dalla Ue, oltre che delle controsanzioni russe. Ultimamente siamo sempre più spesso chiamati a svolgere attività di due diligence su controparti russe, volta ad accertare che non si tratti di soggetti sanzionati. A tal proposito, abbiamo sviluppato una particolare expertise in questo settore ed elaborato best practice specifiche per tutelare le aziende nostre clienti contro il rischio di violazione delle sanzioni. Per policy interna, non assistiamo invece soggetti russi colpiti dalle sanzioni. Di recente siamo stati contattati dai un magnate russo, il quale ci ha chiesto assistenza nella presentazione di un ricorso per il dissequestro di uno yacht di sua proprietà. Ebbene, benché si trattasse di un mandato molto appetibile, abbiamo deciso di rifiutare l’incarico. Infine, segnalo che, oltre alle difficoltà contingenti dovute al contesto geo-politico ed al regime delle sanzioni, come operatori del diritto in questi ultimi mesi ci troviamoa dover fronteggiare un ulteriore problema legato alla grave incertezza normativa che regna attualmente in Russia. Le controsanzioni russe sono redatte, infatti, in maniera tale da lasciare un ampio margine all’attività degli interpreti, i quali – e mi riferisco in particolare, alle banche e ai notai – tendono ad assumere molto spesso posizioni rigidee intransigenti, per cui operazioni perfettamente lecite vengono talora bloccate a motivo dell’incertezza interpretativa che circonda i regolamenti».

Intervento di Armando Ambrosio su ItaliaOggi Sette.

 

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