Per Cristina Fussi, partner De Berti Jacchia «vedremo nei prossimi mesi se il ricorso a questo nuovo istituto aumenterà rispetto al primo periodo dopo la sua entrata in vigore.È stato rilevato che la documentazione richiesta ai fini dell’accesso alla composizione negoziata della crisi è complessa ed abbondante e ciò potrebbe in parte spiegarne il non frequente utilizzo. Una cosa è certa: sappiamo sin d’ora che il Codice della Crisi sarà oggetto di ulteriori modifiche, e queste potrebbero certamente riguardare lo strumento della composizione negoziata e la figura dell’esperto».
Intervento di Cristina Fussi su ItaliaOggi Sette.