LA COMMISSIONE AVVIA UNA CONSULTAZIONE SULLA REVISIONE DEL REGOLAMENTO DI ESENZIONE PER CATEGORIA RELATIVO AL SETTORE AUTOMOTIVE

marketude Andrea Palumbo, Automotive, EU and Competition, Publications, Roberto A. Jacchia

In data 6 luglio 2022, la Commissione Europea ha avviato una consultazione pubblica con invito a presentare contributi[1] sulle proposte di revisione del Regolamento di esenzione per categoria relativo al settore automotive(“MVBER”)[2]. In particolare, vi sono attualmente due progetti che la Commissione sta valutando al proposito: i) un progetto di regolamento con cui è prorogata di cinque anni la validità dell’attuale MVBER, ed ii) un progetto di comunicazione[3] per aggiornare gli attuali Orientamenti aggiuntivi[4] al MVBER.

Il MVBER, al pari del vecchio Regolamento (UE) N. 330/2010 sulle esenzioni per categorie di accordi verticali e pratiche concordate (“VBER”), ormai non più in vigore, era stato adottato per una durata limitata, con scadenza il 31 maggio 2023. In vista della futura scadenza, la Commissione aveva avviato nel dicembre 2018 un processo di revisione del MVBER, al fine di raccogliere informazioni sul funzionamento delle relative norme nel settore automotive.

La consultazione recentemente avviata rimarrà aperta fino al 30 settembre 2022, e tutte le parti interessate sono invitate a condividere le proprie osservazioni sui due progetti attualmente al vaglio.

Per quanto riguarda la proposta di proroga del MVBER, il progetto di regolamento mira solo a disporla per altri cinque anni, senza modificarne le norme. Difatti, dal processo avviato nel 2018, è emerso che nell’ultimo decennio non vi sono stati sviluppi o cambiamenti nel settore che giustificherebbero un’integrale revisione. Inoltre, la Commissione ritiene che le norme abbiano ben funzionato, e che la proroga permetterà alle imprese di continuare a beneficiare del MVBER nella valutazione della conformità dei propri accordi verticali alle norme antitrust dell’Unione. Tuttavia, è probabile che si registreranno importanti evoluzioni nel mercato automotive nei prossimi anni, e la Commissione ritiene che si potrebbero consolidare alcune tendenze emergenti, come quelle relative alla digitalizzazione dei veicoli e ai veicoli connessi, e che quindi occorrerà monitorarne l’incidenza sul funzionamento del MVBER. Grazie alla proroga, la Commissione avrebbe tempo fino al 31 maggio 2028 per osservare le nuove tendenze e valutare un aggiornamento delle norme.

La novità più sostanziosa, tra le proposte oggetto della consultazione, riguarda la revisione degli attuali Orientamenti aggiuntivi in tema di accesso ai dati generati dai veicoli, su cui la Commissione ha deciso di intervenire per la sua potenziale importanza in materia di concorrenza. Del resto, la criticità dell’accesso ai dati per l’applicazione del diritto della concorrenza ha già motivato alcune iniziative legislative di alto profilo della Commissione, tra cui molteplici disposizioni contenute nella proposta di regolamento relativo a mercati equi e contendibili nel settore digitale (c.d. “Digital Markets Act[5]).

Con le modifiche proposte, la Commissione intende chiarire negli Orientamenti aggiuntivi che i dati generati dai veicoli possono costituire un input essenziale per i servizi di riparazione e manutenzione, e che la Commissione prenderà in considerazione se, e come, dovrebbe essere concesso l’accesso a tali dati in sede di valutazione degli accordi verticali tra i costruttori di veicoli e le loro reti autorizzate. Un esempio di rilievo riguarda la condivisione di tali dati nei sistemi di distribuzione selettiva. La Commissione chiarisce nel progetto di modifica che non sarebbe esente dall’articolo 101, paragrafo 1, del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea (“TFUE”) la pratica di un operatore in un sistema di distribuzione selettiva di precludere l’accesso al mercato da parte di operatori indipendenti, rifiutando la condivisione di dati generati dalle autovetture che siano essenziali per la riparazione e la manutenzione[6]. Così facendo, verrebbe ampliata la portata dei principi esistenti sulla messa a disposizione di informazioni tecniche, strumenti e formazione necessari per la fornitura di servizi di riparazione e manutenzione, includendovi esplicitamente anche i dati generati dai veicoli. Il progetto di modifica fornisce anche specifici criteri per valutare caso per caso se il diniego dell’accesso alle informazioni tecniche, strumenti, formazione e dati generati dai veicoli possa far rientrare un accordo verticale nel campo di applicazione dell’articolo 101, paragrafo 1, del TFUE[7].

Oltre alle modifiche sulla condivisione dei dati, il progetto di comunicazione introduce un serie di aggiornamenti dei riferimenti giuridici contenuti negli Orientamenti aggiuntivi, per quanto riguarda in particolare i nuovi testi del VBER e dei relativi orientamenti, nonché i riferimenti incrociati alla legislazione di competenza della DG GROW[8] che è stata sostituita da nuovi testi o abrogata. 

Resta da vedere se, nel corso della consultazione pubblica, le osservazioni condivise dalle parti interessate avranno un impatto sulle proposte della Commissione e sulla complessiva strategia legislativa relativa al MVBER.

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[1] Per maggiori informazioni sulla consultazione sull’invito a presentare contributi, si veda la pagina web dedicata alla consultazione e disponibile al seguente LINK.

[2] Regolamento (UE) n. 461/2010 della Commissione, del 27 maggio 2010, relativo all’applicazione dell’articolo 101, paragrafo 3, del trattato sul funzionamento dell’Unione europea a categorie di accordi verticali e pratiche concordate nel settore automobilistico, GUUE L 129 del 28.05.2010.

[3] Comunicazione della Commissione – Modifiche alla comunicazione della Commissione – Orientamenti aggiuntivi in materia di restrizioni verticali negli accordi per la vendita e la riparazione di autoveicoli e per la distribuzione di pezzi di ricambio per autoveicoli.

[4] Comunicazione della Commissione — Orientamenti aggiuntivi in materia di restrizioni verticali negli accordi per la vendita e la riparazione di autoveicoli e per la distribuzione di pezzi di ricambio per autoveicoli, GUUE C 138 del 28.05.2010.

[5] Proposta di Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo a mercati equi e contendibili nel settore digitale (legge sui mercati digitali), COM(2020) 842 final del 15.12.2020.

[6] Si veda il paragrafo 19 del progetto di Comunicazione per la modifica degli Orientamenti aggiuntivi, che modifica il paragrafo 62 degli attuali Orientamenti aggiuntivi.

[7] Si veda il paragrafo 20 del progetto di Comunicazione per la modifica degli Orientamenti aggiuntivi, che modifica il paragrafo 62-bis degli attuali Orientamenti aggiuntivi.

[8] Direttorato della Commissione europea, “Directorate-General (DG) for Internal Market, Industry, Entrepreneurship and SMEs” (DG GROW).