STATO DI DIRITTO IN POLONIA. LA CORTE DI GIUSTIZIA DICHIARA LE NORME SULL’ABBASSAMENTO DELL’ETÀ DI PENSIONAMENTO DEI MEMBRI DELLA CORTE SUPREMA CONTRARIE AI PRINCIPI DI INAMOVIBILITÀ E INDIPENDENZA DEI GIUDICI

marketude Diritto Amministrativo e Pubblico, Diritto costituzionale e internazionale, Globally Minded, Prospettive, Pubblicazioni, Roberto A. Jacchia, Società

In data 24 giugno 2019 la Corte di Giustizia dell’Unione Europea si è pronunciata nella Causa C-619/18, Commissione europea contro Repubblica di Polonia, sul ricorso con cui la Commissione aveva richiesto alla Corte di dichiarare che, da un lato, abbassando l’età di pensionamento dei giudici componenti il Sąd Najwyższy (Corte Suprema, Polonia), ivi compresi quelli in carica nominati prima del 3 aprile 2018 e, dall’altro, attribuendo al Presidente della Repubblica il potere discrezionale di prorogare la funzione giudiziaria attiva di tali giudici al di là dell’età di pensionamento di nuova fissazione, la Repubblica di Polonia era venuta meno agli obblighi ad essa incombenti in base al combinato disposto dell’articolo 19, paragrafo 1, secondo comma, Trattato sull’Unione Europea (TUE) e dell’articolo 47 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea ( “Carta”)…

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