«Mi auguro che tutto questo impianto che vede, dal 1° luglio, l’aumento della tassazione sulle rendite possa fare almeno bene ai fondi pensione, la cui rilevanza non è ancora percepita dagli italiani. Il punto è che però, per diventare appetibili, questi ultimi dovrebbero essere in grado di dare rendimenti simili a quelli dei fondi comuni» dice Massimiliano Gazzo, commercialista dello studio De Berti Jacchia Franchini Forlani a proposito delle conseguenze dell’innalzamento dell’aliquota sulle rendite finanziarie dal 20 al 26%.
Milano Finanza