«Le criticità sono legate a tre fattori – spiega Giuseppe Cristiano, partner di De Berti Jacchia Franchini Forlani –: il tasso d’interesse è superiore a quello di altre forme di credito al consumo; la decadenza dal beneficio d’inventario, cioè la possibilità per l’emittente della carta di chiedere la restituzione immediata dell’intera somma data a mutuo se il cliente non paga una rata del rimborso; il fatto che il titolare della carta, potendola usare per molteplici acquisti in momenti diversi, può rischiare di perdere il controllo delle rate e quindi del calcolo dei tassi».
Il Sole 24 Ore