Le società russe si muovono per lo più con una logica industriale, di lungo periodo. Come per la joint venture «Superjet 100» tra Alenia Aermacchi e Sukhoi, in cui l’azienda italiana si occupa della parte di personalizzazione, marketing e vendita dei velivoli e che ora dovrebbe estendersi a modelli per privati: «Sono molto diversi dai cinesi a cui interessa soprattutto acquisire tecnologie comprando in saldo imprese in difficoltà». «Non vanno dimenticati i privati», aggiunge Armando Ambrosio, resident partner di Mosca per lo studio De Berti Jacchia. «Al momento, nei flussi dalla Russia all’Italia prevalgono le persone fisiche».
Affari&Finanza – Repubblica