Milano, 29 gennaio 2013 – La sentenza della Corte di Giustizia del 24 gennaio 2013, ha sancito l’incompatibilità del monopolio greco dei giochi con il diritto dell’Unione Europea. La decisione è frutto di un rinvio pregiudiziale del Consiglio di Stato Greco, a seguito dell’impugnazione del silenzio-rifiuto alla domanda di licenza per la raccolta di scommesse presentata nel 2004 dal bookmaker anglo-maltese Stanleybet International Ltd.
La Corte ha dichiarato che le norme del Trattato in materia di stabilimento e libera prestazione dei servizi, ostano ad una normativa nazionale come quella greca, che concede diritti esclusivi in materia di gioco ad un organismo unico (OPAP) se ciò non corrisponde al reale intento di ridurre le occasioni di gioco per i cittadini.
La sentenza ha previsto altresì una serie di disposizioni per il c.d periodo transitorio, ovvero fino alla riscrittura della legislazione interna che dovrà seguire alla decisione della Corte, al fine di garantire ai nuovi entranti la possibilità di presentare domande di licenza senza che queste vengano respinte a causa dell’incertezza delle norme nazionali.
Lo scenario che si va delineando dovrebbe vedere così la convivenza dell’ ex monopolista OPAP con i nuovi entranti in un mercato greco dei giochi regolato e moderatamente concorrenziale.
La Sentenza è stata ottenuta dagli avvocati Roberto Jacchia, Irene Picciano, Antonella Terranova e Fabio Ferraro dello studio legale De Berti Jacchia Franchini Forlani.
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