Milano, 28 ottobre 2011 – De Berti Jacchia Franchini Forlani, con gli avvocati Roberto A. Jacchia, Antonella Terranova e Fabio Ferraro, ha assistito dinanzi alla Corte di Giustizia Europea due intermediari del bookmaker inglese Stanleybet, titolari di due centri di trasmissioni dati in Italia imputati in sede penale, in quanto sprovvisti della concessione dell’AAMS e, per tale ragione, dell’autorizzazione di pubblica sicurezza. La cassazione Penale aveva sospeso il giudizio e rinviato gli atti alla Corte Europea per sospetta contrarietà della normativa nazionale al diritto comunitario.
Secondo l’Avvocato Generale della Corte Ue Cruz-Villalòn, la suddetta normativa italiana in materia di scommesse sarebbe in effetti in contrasto con i principi comunitari. Pertanto, dopo le conclusioni presentate nelle cause Costa (C- 72/10) e Cifone (C-77/10), diventa sempre più probabile la condanna della nuova disciplina delle concessioni delle scommesse introdotta dal Decreto Bersani del 2006 da parte della Corte di Giustizia dell’Unione Europea. Le nuove concessioni Bersani sono caratterizzate, infatti, da numerosi aspetti discriminatori ed escludenti in violazione delle libertà di stabilimento e prestazione dei servizi garantite dal Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea.
Lo Studio Legale De Berti Jacchia Franchini Forlani affianca da oltre un decennio Stanleybet ed ha ottenuto le note sentenze Gambelli (causa C-243/01), Placanica(cause C-338/04 + C-359/04 + C-360/04) e Commissione c. Italia (causa C-260/04), che hanno aperto il mercato nazionale dei giochi alla concorrenza all’interno dell’Unione Europea.
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