Liverpool, 18 maggio 2010 – Stanley, uno dei principali operatori europei nel settore delle scommesse sportive, ha oggi avviato un’azione risarcitoria di 1,5 miliardi di euro contro lo Stato italiano. L’azione, è stata instaurata nei confronti della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha ad oggetto la richiesta di danno emergente, lucro cessante, perdita di chance e danno all’immagine (1) nel periodo 1998-2006 durante il quale l’accesso di Stanley al mercato italiano è stato continuamente ostacolato da provvedimenti del Parlamento, dell’Amministrazione e della Magistratura contrari al diritto dell’ UE.
L’azione è stata strutturata sulla base di approfonditi pareri legali ed economici indipendenti.
Si ha motivo di ritenere che si tratti della più rilevante azione avviata da un’impresa privata contro uno Stato Membro nella storia dell’UE.
L’azione rappresenta l’ultimo sviluppo di 12 anni di contenzioso avviato dal maggio 1998. Nel 2001, il tentativo dello Stato di impedire l’operatività di Stanley ha determinato azioni di polizia giudiziaria e la chiusura di centinaia di punti al dettaglio. Il risultato fu un rinvio pregiudiziale alla Corte di Giustizia conclusosi con la storica sentenza Gambelli del 2003 (2) che ha confermato il diritto di Stanley di offrire servizi transfrontalieri di scommessa sportiva. Nonostante tale decisione, Stanley, da allora ha ripetutamente subito il diniego di accesso al mercato ed è stata obbligata ad affrontare più di 2.000 processi. In più di un’occasione, la posizione di Stanley è stata avallata dalla Corte di Giustizia Europea e dai giudici nazionali, inclusi la Corte di Cassazione e il Consiglio di Stato.
La sentenza della Corte di Giustizia resa nel 2007 nel caso Placanica (3) ha confermato il diritto di Stanley di offrire in Italia servizi transfrontalieri di scommessa sportiva attraverso la propria rete di CTD. Nel Gennaio del 2010, nel decidere altre cause di merito nelle quali Stanley era la parte sostanziale, la Corte Suprema di Cassazione ha effettuato nuovi rinvii pregiudiziali alla Corte di Giustizia (4) che dovrà pronunciarsi sulla compatibilità del sistema concessorio introdotto dalla legge Bersani del 2006 (5) con i principi del diritto dell’UE
Infine, Stanley ha deciso di proporre un’azione risarcitoria per i danni subiti. In base al diritto dell’UE, gli Stati Membri sono responsabili per i danni derivanti dai loro atti e comportamenti in violazione delle norme comunitarie, a prescindere dagli organi o dalle autorità che li abbiano posti in essere. La Corte di Giustizia Europea ha statuito che la responsabilità degli Stati Membri non esclude quella personale dei funzionari pubblici. Stanley intende proporre azioni individuali nei confronti dei funzionari dell’Amministrazione italiana che hanno consapevolmente preso parte alle violazioni del diritto dell’UE all’origine del danno ingiusto.
“L’azione odierna rappresenta un rimedio estremo” dice John Whittaker, Direttore Esecutivo di Stanley. “Noi siamo sempre stati chiari nel voler ricercare una soluzione negoziata con lo Stato italiano. Invece, siamo ancora oggi costretti a combattere una battaglia che dura da 12 anni per affermare i nostri diritti. Le vittorie che abbiamo ottenuto nelle varie sedi durante questi anni non sono state sufficienti e dobbiamo porre fine a tali comportamenti”, continua.
“Nonostante i recenti sviluppi legislativi che lasciano intendere un cambiamento, sia per i punti fisici che per l’offerta on- line, noi continuiamo ad essere trattati in Italia come dei fuorilegge. I titolari dei CTD corrono rischi di arresto e molestie ed i negozi continuano ad essere sequestrati per mano di pubblici ministeri e funzionari. I consumatori non possono in questo modo beneficiare della scelta e della qualità del servizio offerte da un mercato delle scommesse sportive realmente aperto. Ci dispiace che le circostanze non ci abbiano lasciato alternative”, conclude John Whittaker.
L’azione di danno è stata incardinata innanzi al Tribunale Civile di Roma. Stanley è rappresentata da un pool di professionisti di provata esperienza sia nel campo del diritto dell’UE che nel campo penale, e si è avvalsa dell’assistenza di eminenti consulenti ed economisti (6).
Note
(1) Richieste
Il risarcimento totale è pari ad € 1,533 milioni di euro – composto da € 887,2 milioni a titolo di lucro cessante, € 29,3 milioni a titolo di danno emergente, € 362,2 milioni a titolo di perdita di chance (esclusione dalle nuove gare) ed € 254,3 milioni a titolo di danno all’immagine.
(2) Causa Gambelli
Il 6 novembre 2003 la Corte di Giustizia Europea ha pubblicato la tanto attesa sentenza nel caso C243/01 Gambelli. La decisione, che recepisce le conclusioni presentate dall’Avvocato Generale Alber il 13 marzo 2003, muta radicalmente orientamento della precedente giurisprudenza europea, assai restrittiva in materia di giochi, determinando significative conseguenze per le scommesse sportive in Europa.
La decisione Gambelli ha chiarito che le restrizioni ai servizi di scommessa imposte nell’ambito di un sistema concessorio sono illegali qualora siano basate unicamente su finalità di raccolta fiscale. Le restrizioni possono essere giustificate esclusivamente per motivi di ordine pubblico ove sussistano ragioni imperative di interesse generale. Qualsiasi restrizione deve essere giustificata, proporzionale e applicata in maniera coerente da parte degli Stati Membri.
(3) Causa Placanica
Placanica ed altri, Cause riunite C-338/04 + C-359/04 + C 360-/04
(4) Rinvii pregiudiziali del 2010
Cause riunite Costa (C-72/10) + Cifone (C-77/10)
(5) Concessioni Bersani
Sulla base di una legge promulgata nel 2006 che prende il nome dall’allora Ministro dell’Industria Bersani, vennero indette pubbliche gare per l’assegnazione di un rilevante numero di concessioni per scommesse sportive ed ippiche. Le procedure di gara si conclusero nel 2007, espandendo considerevolmente in tal modo l’offerta e la dimensione del mercato, al fine di incrementare il gettito fiscale. Si ritiene comunemente che le concessioni Bersani abbiano ulteriormente violato la normativa europea, favorendo gli operatori già presenti sul mercato. Stanley è stata oggetto di ulteriori discriminazioni che sono materia degli ultimi rinvii pregiudiziali alla Corte di Giustizia.
(6) Team legale
Stanley è rappresentata nella causa risarcitora dagli avvocati Roberto A. Jacchia, Antonella Terranova e dal professor Fabio Ferraro dello Studio Legale De Berti Jacchia Franchini Forlani, insieme all’avvocato penalista Daniela Agnello, che difende i CTD nelle cause di merito, ed è stata anche parte del team di difesa dinanzi alla Corte di Giustizia nella causa Gambelli ed in altri casi. Gli insigni professori Pietro Rescigno dell’Università di Roma e Luigi Prosperetti dell’Università di Milano hanno dato il loro apporto, l’uno sul piano legale e l’altro per gli aspetti economici.
About Stanleybet
Established in 1997, Stanleybet is licensed in the UK and other European jurisdictions. Stanleybet grew its business via a ground-breaking cross-border business model whose compatibility with European law has been endorsed in both the Gambelli (2003) and Placanica (2007) rulings from the European Court of Justice. Stanleybet is now the leading cross- border retail sports betting company in Europe with the majority of its intermediaries being in Cyprus, Germany and Italy, as well as locally-licensed outlets in Austria, Belgium, Croatia, Poland and Romania making a total of over 2,000 outlets and employing over 3,000 people in Europe.
Stanleybet has an established track record as a fair and responsible private sports betting company, fully compliant with regulatory requirements in the UK and other European jurisdictions where it operates. The company commits to protecting its customers by applying high standards of internal policy compliance guided by its core principle of transparency in all corporate operations.
Stanleybet continues to support its right to offer innovative sports betting services in the EU in a responsible and transparent manner and in line with EU regulation. The company commits itself to the protection of its customers whilst guaranteeing their right to choose the most innovative and entertaining sports betting products on the market.
SULLA STAMPA
Gioco&Giochi.com – STANLEYBET RIAMMESSA DAL GIUDICE ALLA CAROVANA DEL “GIRO”
Guida al Diritto -DE BERTI JACCHIA FRANCHINI FORLANI – CON STANLEYBET CONTRO LO STATO ITALIANO
Avvocati24 – LO STUDIO DE BERTI JACCHIA FRANCHINI FORLANI È L’ADVISOR LEGALE DI STANLEYBET
Top Legal International – DE BERTI JACCHIA IN €1,5BN BETTING CLAIM
Milano Finanza – STANLEYBET VUOLE 1,5 MLD DAL GOVERNO
Milano Finanza Online – MAXI CAUSA DI STANLEYBET CONTRO STATO ITALIANO
Ansa – GIOCHI: STANLEYBET CONTRO ITALIA, CHIEDE 1,5 MLD RISARCIMENTO
Top Legal – DE BERTI JACCHIA CON STANLEY NELLA CAUSA CONTRO IL GOVERNO ITALIANO